Come vincere sui mercati?

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Per ottenere i migliori risultati il Taleggio DOP viene stagionato in celle in muratura raffreddate con refrigerazione statica

Puntate sul packaging, quindi, per la differenziazione, ma anche sulla porzionatura…

Il porzionato è sempre più richiesto soprattutto quando si lavora con il canale moderno. La confezione da 200 grammi a libero servizio va certo per la maggiore. Oggi il consumatore preferisce i piccoli formati, che possono essere consumati rapidamente senza gli immancabili inconvenienti di una conservazione prolungata in frigorifero! Scompaiono le famiglie allargate, si riducono i consumi, cambiano le esigenze…

Per far fronte a queste esigenze è necessario investire in tecnologia.

Oggi in azienda abbiamo diverse macchine dedicate alla porzionatura del prodotto, abbiamo scelto Facchinetti e Alpma, con l’idea per il futuro di nuove implementazioni tecnologiche. Le esigenze, come detto, mutano e con esse la necessità di rinnovare con macchine ancora più performanti. C’è la sfida del peso fisso che c’impone notevole precisione nella porzionatura al fine di evitare ingenti perdite di profitto. Non basterà in futuro una tecnologia ancora più performante però, servirà anche una capacità da parte del caseificio conferente di prevedere le fluttuazioni stagionali delle rese di caseificazione al fine di adeguare la produzione e garantire una maggiore standardizzazione in termini di peso.

Porzionatura, poi il confezionamento…

E qui qualche problema per il Taleggio rimane. Scegliendo la carta, il prodotto si asciuga rapidamente perdendo le proprie connotazioni organolettiche, con la carta politenata le performance sono migliori a patto che il consumo avvenga entro una ventina di giorni. Sicuramente la forma intera è quella che garantisce le migliori performance di conservazione, anche nell’ottica di un consumo su mercati lontani, perché anche il flow pack ha qualche limite sebbene si utilizzi un confezionamento in atmosfera modificata. Ci stiamo lavorando da diversi anni testando soluzioni innovative, per noi sarà fondamentale individuare il packaging che offre performance tali da conservare per tempi ancora più lunghi il prodotto in tutta la sua qualità organolettica.

La lavorazione delle forme avviene ancora manualmente e in maniera artigianale

Il futuro sarà per l’estero?

L’estero ci attrae parecchio. Già siamo presenti Oltralpe, ma l’idea è di incrementare questo mercato più affidabile dal punto di vista commerciale, anche se più esigente in termini di garanzie, rispetto a quello nostrano.

Quali sono i partner tecnologici per il confezionamento?

Abbiamo scelto ancora Facchinetti per il prodotto incartato, mentre per il flow pack la Dizma; CGM e Bizerba, invece, per le bilance.

La tecnologia al passo coi tempi…

Anche per le bilance dovrà esserci in futuro qualche adeguamento, ci dovremo fornire di metaldetector… L’aggiornamento delle tecnologie è imprescindibile se vorremo in futuro rimanere competitivi sui mercati, per questo non così recondita sarà anche l’idea di creare una piattaforma distributiva più a valle per superare i non pochi problemi logistici che l’attuale sede comporta.

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Macchine per la porzionatura: Facchinetti e Alpma
Linee di confezionamento: 2, Facchinetti e Dizma
Bilance: CGM e Bizerba

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