Nel primo trimestre il dairy costa il 18% in più agli italiani

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Secondo i dati dell’Osservatorio sui consumi alimentari Ismea-NielsenIQ (report n°2/2023) nel primo trimestre 2023 il carrello della spesa per i prodotti alimentari da consumare in casa è costato agli italiani l’8,6% in più rispetto al primo trimestre 2022. In termini assoluti, un rialzo di quasi due miliardi di euro. Ma un carrello che ogni mese risulta più “alleggerito” nei volumi. Sicuramente un buon deterrente per la lotta agli sprechi, ma anche un campanello d’allarme per i distributori.

La spesa per i prodotti lattiero-caseari, che pesa sullo scontrino il 14,4%, è aumentata nel primo trimestre 2023 del 17,9%. La categoria registra per tutte le referenze rialzi a doppia cifra a valore e un ridimensionamento dei volumi.

Tra tutti i prodotti lattiero-caseari è il latte a registrare gli incrementi di prezzo più importanti. In particolare, per il latte UHT la spesa del primo trimestre ha spuntato un + 26,7% a fronte di vendite in volume ridotte del 4,7%. La categoria formaggi registra a valore una crescita media del 16%, volumi in flessione media del 4%. Tengono i formaggi “duri” (solo -1,5% i volumi). Calano gli “industriali”: -5,7% a volume rispetto al primo trimestre 2022. Lo yogurt perde “solo” il 2,9% in volume con un incremento di spesa del 16,8%.

Fonte: report n.2/2023 “Acquisti domestici. I consumi alimentari delle famiglie”, Ismea-NielsenIQ