Lo studio ha valutato l’effetto del tempo di stoccaggio (4°C) e l’uso di azidiol come conservante in campioni di latte sui risultati delle prove d’inibizione microbica utilizzate per rilevare antimicrobici nel latte. A tal fine, 16 campioni di latte, senza conservanti e con azidiol, addizionati di 12 concentrazioni diverse di amoxicillina, ampicillina, penicillina G e ossitetraciclina sono stati analizzati utilizzando il BRT LMR, Delvotest MCS Acceleratore e Eclipse 100 a 0, 24, 48 e 72 ore di conservazione a 4°C.
I risultati sono stati elaborati applicando il modello di regressione logistica per studiare l’effetto del tempo di conservazione (ST), del conservante (P) e della loro interazione (ST×P). A una concentrazione equivalente al limite di rilevamento (DL), i risultati positivi dei test degli inibitori microbici non sono rimasti stabili durante il tempo di conservazione, mentre i risultati erano molto più riproducibili per i campioni addizionati del conservante. Ai limiti massimi di concentrazione di rilevamento (LMR) le prove d’inibizione microbica sono risultate in grado di rilevare la penicillina fino a 72 ore di stoccaggio.
Per ossitetraciclina, la BRT MRL e il Delvotest MCS hanno presentato un DL superiore a quello del LMR, quindi non sono sensibili alla tetraciclina (0% di risultati positivi). Al contrario Eclipse 100, la cui DL è risultata inferiore all’LMR, ha dato il 100% di risultati positivi durante le 72 ore di conservazione. Risulta conveniente, quindi, addizionare i campioni di latte con azidiol a 4°C ed eseguire le analisi entro le prime 48 h dal campionamento.
Bibliografia
M.B. Llopis et al., Univ. Politècnica de València, Centro Superior de Investigación en Salud Pública ed Univ. Nacional del Litoral–R.P.L (p. 475-484); Journal of Dairy Research, vol. 80, n. 4 (2013)