I 5 sensi si fanno largo in etichetta

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Accanto alle informazioni obbligatorie e volontarie, sulle etichette degli alimenti sono sempre più frequenti espressioni che solleticano i sensi dei consumatori. Se ne è occupata l’ultima edizione dell’Osservatorio Immagino Nielsen GS1 Italy che, dal monitoraggio delle etichette di oltre 60mila prodotti alimentari di largo consumo (esclusi acqua e alcolici), ha individuato undici claim inerenti la texture degli alimenti. Nell’ordine si tratta di croccante, cremoso, morbido, tenero, seguiti dai minoritari (ma in crescita) sottile, soffice, ripieno, vellutato, farcito, ruvido, fragrante.

I magnifici quattro

La dizione “croccante” compare su 1.252 prodotti (come il pesce preparato panato, i cereali per la prima colazione, le pizze, le patatine e i gelati) che rappresentano il 3,1% del giro d’affari totale del food confezionato. E non solo “croccante” è l’attributo più diffuso, ma è anche quello con la miglior performance, registrando un aumento del 15,5% delle vendite nell’anno finito a giugno 2018.  “Cremoso” fa bella mostra di sé sull’etichetta di 1.053 prodotti (soprattutto yogurt intero, formaggi freschi e caffè) e con un sell-out cresciuto del +7,6% tra giugno 2017 e giugno 2018, arrivando al 2,6% del totale food. Sono invece 637 i prodotti come caffè, caramelle e affettati che tentano il consumatore con il claim “morbido” e hanno vendite in crescita annua del +1,3% (1,2% del sell-out totale del largo consumo confezionato). Il claim “tenero” compare su 609 prodotti come zuppe e minestroni, piatti pronti e insalate) che generano l’1,3% delle vendite alimentari complessive e che, nei 12 mesi analizzati, hanno registrato un +3,5%.

Fonte: Osservatorio Immagino Nielsen GS1 Italy

Secondari ma non troppo…

Il più dinamico è “sottile” (+21,0% annuo): caratterizza lo 0,5% dei prodotti ed è trainato da pizza, pasta ripiena, pasticceria e affettati. Subito dopo vi è il claim “ripieno”, presente sull’1,1% dei prodotti e il cui +13,5% nelle vendite si deve a pasta fresca, caramelle e, soprattutto, pancake salati surgelati.

Nell’anno finito a giugno 2018 sono aumentate del +12,5% le vendite di quello 0,4% di prodotti “ruvidi” come la pasta. Anche il claim “farcito” sta diventando più usuale sulle confezioni (+9,5% nell’anno analizzato): è presente sullo 0,8% dei prodotti ed è molto utilizzato sulle pizze (la categoria dove è cresciuto di più), sulle merendine, sulle torte pronte e sugli snack salati.

Sono soprattutto merendine, bastoncini di pesce, cracker, wafer, grissini e biscotti a essere presentati come “fragrante”, un claim che accomuna lo 0,3% dei prodotti del paniere analizzato e con un aumento annuo del +5,1% nel sell-out. Mentre per quello 0,6% di prodotti (come merendine, affettati, pancake salati e pizze) che riportano in etichetta “soffice” le vendite hanno chiuso l’anno mobile con un +4,1%.

L’ultimo claim relativo alla texture individuato dall’Osservatorio Immagino è “vellutato”, presente soprattutto su caffè, zuppe (la categoria più in crescita) e formaggi freschi spalmabili. Riguarda lo 0,4% dei prodotti e nell’anno considerato ha visto il sell-out crescere del +3,1%.

Fonte: Osservatorio Immagino Nielsen GS1 Italy