L’odierna sostenibilità degli imballaggi

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Alla luce del mutato contesto internazionale occorre una (re)visione del ruolo odierno della sostenibilità. Lo evidenzia i dati dell’Osservatorio Packaging del Largo Consumo di Nomisma.

Sul fronte aziende

Il clima di fiducia delle imprese – che a marzo si attesta a 105,4 contro il valore di 107,9 registrato a febbraio – testimonia la complessità del momento attuale e i precari equilibri su cui si sta muovendo il mondo produttivo italiano. L’aumento dei costi energetici e delle materie prime – sottolinea il report – sono tra le principali difficoltà prodotte dal conflitto e lamentate da oltre 9 imprese su 10.

Per trovare una via d’uscita, comunque, le aziende propendono alla revisione dei prezzi di vendita (87%) ma anche a valutare nuovi mercati di approvvigionamento (50%).

Nel periodo 2021-2023, inoltre, 1 impresa su 4 si dice inoltre intenzionata ad effettuare ecoinvestimenti. Ciò porterebbe infatti a vantaggi in termini di fatturato, occupazione ed export come testimoniano le performance delle aziende che hanno già effettuato investimenti green.

Sul fronte dei consumatori: previsioni di spesa…

L’Osservatorio sottolinea il crollo del clima di fiducia dei consumatori, che scende al di sotto dei livelli prepandemici. Nonostante la GDO stia contenendo il trasferimento degli aumentati costi di produzione e trasporto ai consumatori, gli italiani hanno già ben chiare le strategie di risparmio da adottare per salvaguardare il budget familiare in caso di un aumento generale dei prezzi. Il 45% intende concentrare gli acquisti su soli prodotti e servizi indispensabili. 1 italiano su 5 prevede invece di ridurre le quantità acquistate senza però rinunciare alla qualità dei prodotti e dei servizi scelti. L’11% prevede di tagliare sia quantità sia qualità.

… con un occhio alla sostenibilità

Quanto alla sostenibilità, il 59% della popolazione presta maggiore attenzione ai temi green rispetto al 2019. Sostenibilità che per gli italiani significa soprattutto fare scelte di responsabilità verso le generazioni future (43%), che contrastino gli sprechi e che anzi portino un risparmio e un vantaggio economico (30%) – come testimonia il fatto che l’89% degli italiani adottano quotidianamente scelte sostenibili contenendo gli sprechi idrici ed energetici. Per l’84% degli italiani la sostenibilità passa invece dalle scelte di acquisto alimentari.

Acquistare un prodotto sostenibile significa – in prima battuta – acquistare un prodotto realizzato tramite un utilizzo responsabile delle risorse e con un basso impatto ambientale, che minimizzi le emissioni di CO2 (70%), il consumo idrico (65%) ed energetico (63%). La sostenibilità alimentare dipende anche dal packaging, che contribuisce a definire un prodotto sostenibile soprattutto quando è riciclabile (62%), realizzato con materiali sostenibili (59%), senza overpackaging (46%) e plastic free (41%).

La sostenibilità ha anche un impatto nel processo di scelta e acquisto di un prodotto alimentare. Il 34% degli italiani indica la sostenibilità ambientale tra i principali driver di scelta di un prodotto alimentare e il 28% sceglie anche in base alla sostenibilità del packaging. Tra gli altri motivi che spingono i consumatori a mettere nel carrello un prodotto alimentare la presenza di offerte e promozioni (38%) e l’italianità delle materie prime (40%).